martedì 8 dicembre 2015

Verso un raduno nazionale a 5 Stelle

E' il momento di crescere.
Perchè l'alternativa a una crescita condivisa e partecipata è la morte del Movimento.
Non so voi, ma io non sono affatto interessato a un ennesimo partitino verticistico, anche se più sano e più onesto degli esistenti.
Non è accettabile in un Movimento (che da statuto non vuole essere un partito nè ora nè in futuro) che dei consiglieri comunali siano espulsi o sospesi con una email, violando in questo modo uno degli articoli della Associazione Nazionale del Movimento 5 Stelle, il cui statuto prevede e sancisce la libertà di mandato degli eletti nelle istituzioni.
Non è accettabile che un Portavoce (che non è un capo politico ma un dipendente dei cittadini) dia a battesimo la figura di "candidato naturale" o cali investiture dall'alto tipiche dei partiti, dei loro listini bloccati e delle
segreterie.
L'unico candidato naturale, nel M5S, è quello scelto dai cittadini, tra altri candidati (ai quali si spera non venga chiuso "per caso" l'account il giorno del voto).
Tutto il resto è partitismo, è PDL, è PD, è la solita vecchia merda.
Mi spiace ma io non mi schiero con le espulsioni, nè quelle in itinere di Livorno, né quelle invocate a Bologna, tanto meno con quelle passate, in Sardegna o a Imperia.
Noi siamo quelli del controllo popolare dal basso, non dei fulmini divini dall'alto.
Occorre oggi più che mai incontrarsi.
Se dobbiamo cambiare quel che siamo perchè il nostro "metodo" non favorisce le competenze mi può stare bene, ma occorre guardarsi in faccia e proporre idee che siano inclusive. "Partecipazione e trasparenza" non possono essere slogan elettorali.
Se servono regole comuni, e a mio avviso ne servono, per scegliere i candidati amminstratori, non possiamo parlarne online. E' necessario un incontro nazionale e non credo che un evento come quelli di Imola o Roma sia il format adeguato.
Non serve un palco, ma tante sedie messe in circolo. Non servono gadgets, ma idee da condividere e approvare a più livelli affinché nessuno si senta escluso e nessuno possa poi recriminare.
Concordo con Federico Pizzarotti quando dice che serve "un meetup nazionale per ridefinire le nostre regole, un luogo di confronto fisico in cui incontrarsi a scriverle".
Dal 2009 il Movimento è cresciuto e quel che ancora oggi manca è un vero luogo di discussione interna e intendo un luogo di discussione politica.
Occorre porre rimedio a questa mancanza.
Se la parola Congresso fa paura chiamiamolo Meetup Nazionale, chiamiamolo Raduno delle Giovani Marmotte, chiamiamolo come volete ma facciamolo.
E' l'ultima occasione prima che un Grande Movimento Innovatore si tramuti, come la carrozza di Cenerentola, in un piccolo partito stantio di cui gli italiani sicuramente non hanno bisogno.

2 commenti:

  1. È troppo tardi dal marzo 2012. D-a-l m-a-r-z-o d-u-e-m-i-l-a-d-o-d-i-c-i, per Dio!

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  2. È troppo tardi dal marzo 2012. D-a-l m-a-r-z-o d-u-e-m-i-l-a-d-o-d-i-c-i, per Dio!

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